“Okay, niente panico!”
Ti è mai capitato di dire o pensare questa frase mentre controlli il tuo estratto conto? Magari in uno di quei mesi in cui non avresti potuto spendere ma in realtà, come dimostra a chiare lettere nero su bianco, dall’estratto conto appaiono magicamente nomi di negozi di cui con molta probabilità non ricordavi nemmeno di esserci stata, figuriamoci di aver comprato qualcosa?
Ecco, personalmente a me capitano queste situazioni (purtroppo anche fin troppo spesso!) e quando succede, penso proprio a lei, la regina indiscussa dello shopping compulsivo… Becky Bloomwood!
Ammettiamolo, chi non ha mai sentito parlare di lei? Ma soprattutto: chi almeno una volta non ha invidiato il suo stile di vita, o meglio, il suo approccio del tutto sconsiderato ed eccessivamente positivo per lo shopping?
Personalmente ammetto di averlo fatto.
Sono cresciuta a pane e libri fin da ragazzina e ho sempre letto con solenne dedizione tutti i libri di “I love shopping”. Ancora oggi mi capita di rileggerli volentieri, sempre con l’entusiasmo di quella quattordicenne che si divorava ogni pagina sognando una vita come la sua (almeno finché non si arrivava ai capitoli dove i guai venivano a galla!).
Crescendo ho capito però una cosa: ciò che mi è sempre piaciuto della protagonista di questa serie, non era tanto legato allo shopping in sé, bensì a come si sentiva quando acquistava qualcosa per sé o per gli altri e questo è un tratto che secondo me ci accomuna tutte.
Oltre a trovare il personaggio di Becky molto più profondo di quanto in realtà non appaia, ciò che mi affascina è che in qualche modo ti senti esattamente come lei. Riesci attraverso le sue argomentazioni ad entrare in empatia, in connessione diretta con i suoi pensieri e i suoi ragionamenti. Penso sia dovuto al fatto che ognuna di noi ha dentro di sé una Becky Bloomwood.
Ecco secondo me cosa abbiamo imparato attraverso le sue citazioni, ma soprattutto cosa ci fa sentire esattamente come lei:
Quando compri qualcosa hai la sensazione di essertelo realmente meritato.
Quante volte hai passato una giornata NO e tutto ciò di cui hai avuto bisogno era semplicemente una nota positiva in grado di farti dimenticare ogni cosa? Ecco, a volte la soluzione la troviamo nello shopping (anche quando non dovremmo). Ed è proprio in quel momento quando tutti i tuoi problemi svaniscono che pensi: “Al diavolo tutto, ho il mio nuovo paio di scarpe e me le sono guadagnate!”
Quel momento, quell’istante in cui le dita si chiudono attorno ai manici di un sacchetto lucido e ancora perfettamente liscio, e tutte le fantastiche cose nuove al suo interno diventano tue, a cosa si può paragonare? È come riempirsi la bocca di pane tostato e imburrato dopo aver fatto la fame per giorni. È come svegliarsi al mattino e rendersi conto che è sabato. È come i momenti migliori del sesso. Tutto il resto scompare dalla mente. È un piacere puro, assoluto, totale.
Non entro nel merito di alcuni paragoni, ma devo ammetterlo: fare shopping è terapeutico, non trovi?
Mi guardo allo specchio e non ho dubbi: devo avere questa sciarpa. Devo assolutamente averla. Mi fa gli occhi più grandi, fa sembrare il taglio di capelli più costoso, mi fa apparire una persona diversa. Potrei metterla con qualsiasi cosa. La gente mi chiamerà la “Ragazza con la Sciarpa di Denny and George”.
Questa forse è la frase in cui mi rispecchio di più, soprattutto da quando ho iniziato questo lavoro: quando indossi un capo e te lo vedi bene addosso, noti tutti i tuoi pregi e… ti vedi più bella! È questo lo scopo di un abito o un accessorio, sei d’accordo?
E adesso arriva la nota dolente: ricorda sempre ciò che ha imparato la nostra beniamina da ogni libro. Lo shopping può essere sì terapeutico, ma se fatto con moderazione.
Anche perché, come ti insegno in ogni post che scrivo e durante le consulenze, lo shopping deve andare ad ottimizzare i tuoi look, non servono a riempire il guardaroba di cianfrusaglie inutili 😉
Adesso tocca a te dirmi quanto ti senti “Becky inside” ❤