
“Ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee” – DACIA MARAINI
Oggi trattiamo un argomento che sicuramente non passa mai di moda, per la sua importanza: saper dire di no.
Quando si parla di tracciare dei confini, dare valore anche alle nostre esigenze e rispettare i nostri limiti durante la giornata, è importante ed è indispensabile capire come darci delle priorità.
Ti stai chiedendo se sei già in grado di darti delle priorità? Beh, forse non come credi: sappi che spesso ci si sbaglia! Nel definire l’elenco delle nostre attività della giornata, spesso mettiamo in cima alla lista tutti gli altri e solo per ultime arriviamo noi (se ci arriviamo). Ma tutti questi impegni sono davvero indispensabili?
Beh, non proprio. Grazie alla mia esperienza e a quella delle mie clienti, mi rendo conto che ci viene spontaneo assumere il ruolo della “tuttofare” o della “salvatrice”, dove vogliamo a tutti i costi essere d’aiuto ed indispensabili per gli altri.
Questo comportamento, per quanto ci appaia naturale, è in realtà un mix tra l’educazione che abbiamo ricevuto, il modo in cui siamo viste dalla società e il nostro Ego: nel momento in cui una persona non può fare a meno di noi, ci sentiamo più soddisfatte, in qualche modo, cercate, sentiamo di avere valore per gli altri, di essere importanti.
Ma è giusto che sia qualcun altro o qualcos’altro a darci valore?
Ancora una volta mi sento di dirti che la risposta è proprio no!
A volte è più comodo semplicemente “accettare” (nel senso di rassegnazione, non, come nell’articolo precedente, nel senso di accoglienza) che non abbiamo modo di cambiare le cose. Quando subentra la rassegnazione, adottiamo un atteggiamento passivo, ci diciamo che “funziona così”, che “la vita va così”, “abbiamo tutti dei doveri”, “la vita non è fatta solo di piaceri”, “bisogna aiutare gli altri”, “se siamo delle brave persone non possiamo ignorare le esigenze altrui”, eccetera; tutte idee con cui cresciamo e che magari ci vengono anche ripetute dagli altri (in famiglia, a scuola); però, se ci fai caso, quante volte invece ti sei sentita dire di no (e ci sei anche rimasta male) e in qualche modo sei sopravvissuta lo stesso?
Quindi, allo stesso modo, perché non possiamo farlo anche noi con gli altri?
E, dicendo di no quando serve, possiamo anche dare questo pezzo di responsabilità agli altri: non solo di sceglierci per il nostro valore come persone e non per quello che facciamo per loro, ma anche per permettere loro di essere responsabili del loro benessere ed artefici della loro vita, così come lo dovremmo essere noi per la nostra.
Quindi, come siamo in grado noi di svolgere le nostre azioni, di superare anche delle difficoltà quotidiane, allo stesso modo devono essere in grado di farlo anche gli altri!
Datti delle priorità: delega!
Tutte noi abbiamo dei doveri, tutte noi abbiamo delle responsabilità verso qualcuno, però è importante capire esattamente quello che è in nostro potere, quello che noi possiamo fare per noi stesse e per gli altri, e quello che invece possiamo delegare; sì, non tutto deve per forza passare da noi, possiamo anche chiedere aiuto, semplicemente!
Se non ne prendi coscienza, se non ti dai il permesso di farlo, automaticamente sarà sempre scontato, non solo per gli altri, ma anche per te, che a qualsiasi incombenza dovrai penserai tu, qualsiasi compito, anche impegnativo e seccante, sarà un problema tuo. E non è giusto.
Pensaci: non importa, per il nostro tema di oggi, se sei mamma, se lavori, oppure se hai delle persone di cui ti devi prendere cura, sappiamo che la tua giornata è costellata di impegni, di imprevisti, di corse contro il tempo per riuscire a fare tutto (accompagnare e andare a riprendere i figli da scuola/dagli amici/dalle varie attività extra scolastiche, prendersi cura della casa, della spesa e della cena, riuscire in tutte le tue mansioni in ufficio e occuparti anche delle “rogne” dell’ultimo minuto, magari fare anche il caffè per tutti).
Ma… queste, sono realmente solo tue responsabilità?
Come tracciare i tuoi confini
Cerchiamo di capire insieme esattamente che cosa possiamo demandare e soprattutto in che modo poterci ascoltare per comprendere i nostri reali bisogni.
Sicuramente è fondamentale stabilire i propri confini, perché quando riusciamo a tracciare un limite tra le cose che possiamo fare e lo spazio che vogliamo avere per noi, oltre il quale però non ci vogliamo spingere (e quindi non “non possiamo” attenzione, ma proprio non vogliamo) stiamo scegliendo di fare tutto ciò che possiamo e che sentiamo giusto portare avanti nel nostro quotidiano.
Ricordiamoci che quando noi tracciamo i nostri confini, se ci troviamo in una situazione dove possiamo dire di no e lo facciamo, non avremo la paura costante che una persona si possa offendere o se ne possa andare dalla nostra vita: se così fosse, significherebbe che forse il rapporto con questa persona non era molto salutare, né reciproco, e forse semplicemente si trattava di una relazione sbilanciata, basta solo su quello che tu potevi dare e fare.
E se così non è, cosa che mi auguro ovviamente, le persone poi quando ricevono dei no si adeguano!
Quante volte ti sarà successo di ricevere dei no e di doverti adeguare, semplicemente? Magari all’inizio ti sei arrabbiata, offesa, magari non hai capito il motivo di quel paletto, ma poi tutti quei sentimenti “negativi” sono andati via: ti sei adeguata alla situazione, hai compreso, hai trovato un’altra soluzione.
Lo stesso accade quando diciamo di no ai figli, oppure mettiamo dei confini ben chiari in casa, o in ufficio, o anche con gli amici; quante volte ti è capitato di essere nel mezzo di un lavoro importante, e di ricevere la chiamata dell’amica disperata? Succede! In quel momento, sta a te capire se si tratta di una cosa urgente, a cui vuoi dare ascolto subito, oppure se puoi rimandare ad un momento in cui sarai più tranquilla: priorità, giusto?
Se sei in grado di stabilire i tuoi confini, sei anche in grado di poter dire di no, spiegare alla tua amica che “In questo momento sono un po’ impegnata, possiamo sentirci più tardi?” e, se il rapporto è equilibrato, sicuramente riceverai un “certo, non c’è problema!”; la tua amica capirà che hai bisogno dei tuoi spazi e li rispetterà; entrambe ne avrete beneficio, perché anche lei si sentirà più ascoltata e saprà che le stai dando tutta la tua attenzione, e non un morso di tempo strappato tra un impegno e l’altro. E se dovesse offendersi? Beh, è possibile, se è la prima volta che capita, ma vedrai che, se è un rapporto vero, le cose torneranno a posto; in caso contrario, avrai capito che quella relazione non si basava sull’amicizia reciproca e lo lascerai andare senza rimpianti. Come vedi, mettere dei confini porta solo benefici!
Come fare, in pratica? Semplice: ogni volta che un imprevisto o un’incombenza interviene a rubarti il tempo che avresti dedicato ad altro (te stessa, per esempio), cerca di capire se si tratta di una tua responsabilità oppure no: se la risposta è no, o “non solo”, prova a far rispettare i tuoi spazi, gentilmente ma con fermezza; è sufficiente dire di no, senza dare troppe spiegazioni.
Lo so, sembra davvero una cosa difficilissima, ma il momento in cui imparerai a dire no, a gran voce, sarà liberatorio e si innescherà un circolo virtuoso: inizierai a darti le giuste priorità e, magicamente, salterà fuori anche un piccolo spazio in più per te.
Non si tratta di fortuna
Vediamo di smontare un’altra resistenza molto comune: l’idea che, se chiediamo aiuto, siamo più deboli e se lo riceviamo siamo fortunate, o dobbiamo in qualche modo sentirci “in colpa”.
Ti sarà capitato di sentirti dire, o di sentir dire ad un’altra donna, “ah, ma tuo marito ti aiuta in casa!” oppure “eh, ma sei veramente fortunata ad avere dei collaboratori”!
Ecco, no. Non si tratta di fortuna, e nemmeno di un generico “aiuto” (visto che anche il marito vive nella tua stessa casa, ed i collaboratori li paghi); si tratta semplicemente di avere ognuno le proprie responsabilità in quanto partner, non solo a livello sentimentale, ma anche nel lavoro e nella vita di tutti i giorni: avere dei collaboratori con cui poter condividere i compiti aiuta a non fare tutto da sola e soprattutto ad alleggerire il carico mentale (anche conosciuto come carico invisibile e che pesa quasi esclusivamente su noi donne).
Inoltre, fare squadra ci aiuta ad essere più forti e più equipaggiate per affrontare dei periodi difficili o particolarmente intensi; ci aiuta anche a cambiare prospettiva! Siamo abituate a credere di essere le uniche in grado di svolgere determinati compiti: chiedere aiuto, delegare, ci permette di “mollare” un po’ il controllo e di vedere in quanti modi diversi può essere svolto lo stesso lavoro. Anche se non sarà proprio come lo avremmo fatto noi, potrebbe essere comunque affine a noi e portare allo stesso risultato, liberandoci di un bel peso.
Quindi non sentirti “fortunata” se ricevi aiuto e non sentirti sminuita perché lo chiedi: stai permettendo a te di migliorare la qualità della tua vita e agli altri di crescere, imparando a prendersi le loro responsabilità (e vale anche per i figli! Educarli a non dipendere in tutto da te, ad essere via via più autonomi, sarà di grande beneficio prima di tutto per loro).
Ti lascio solo un piccolo spunto: prova a dire di no almeno una volta al giorno; puoi aggiungere un “mi dispiace, ma non posso”, ma nient’altro!
Prova a riflettere su tutto quello che ti ho detto oggi, e ovviamente dimmi cosa ne pensi!
Per oggi è tutto! Ti auguro una buona giornata e, se vuoi, ci vediamo su Instagram!